Parafrasando il titolo di un famoso film
mi domando..
nella vostra breve o lunga vita motociclistica
avrete avuto momenti in cui la paura o il timore
si sia impossessato almeno momentaneamente di voi.
Essere biker comporta anche questi rischi, queste sensazioni.
Che effetto fa la paura su di voi?
Vi rende più fragili ,semplicemente più attenti
o pensate di esserne al di sopra.. indistruttibili?
E in che modo cercate di superarla?
Ed il rapporto con la vostra moto è cambiato?

damdam come va? finite le ferie?

mai una cosa bella.

comunque ritengo ci siano due tipi di paura, quella imprevista che ti toglie il respiro e che ti fa dire ....... è andata .... (nel senso - sono morto- o, sono fratturato) , e quella che stranamente ti fa piacere come la piega all'inverosimile, il rasentare un cordolo della litoranea.

Con la moto vado sul tranquillo quasi sempre, non voglio lasciar dietro il mio angelo custode. Da ragazzo la paura era a volte una componente anche cercata, chissà perchè per un ragazzo adolescente il morire giovane ha un fascino incredibile, poi con l'età passa questa strana voglia.

La paura mi fa migliorare, a volte mi da il piacere del confronto, il conoscere i propri limiti (che a volte son ben più ampi di quello che riteniamo), e lo dico come anche ex speleologo che soffre di vertigini e che si è appeso volontariamente ad una corda ad oltre 30/40 mt. nel vuoto , come tecnico che sale sulle gru e sui ponteggi.

Non la vado cercando.......... adesso.

la paura ogni tanto fa cu cu.. ma invece di cercare di eliminarla, che sarebbe incoscienza,
penso che si debba imparare a dominarla.. e si trasforma in precisione.

Piumadaquila ha scritto:

la paura ogni tanto fa cu cu.. ma invece di cercare di eliminarla, che sarebbe incoscienza,
penso che si debba imparare a dominarla.. e si trasforma in precisione.

Ammazza......4 parole, ma ....... PIENE!!!

Quoto senz'altro: chi non ha paura è un imbecille, per il semplice fatto che la paura come l'amore, la memoria, la tristezza o la gioia, fa parte dell'essere umano.
La morte nella mia carriera motociclistica, l'ho vista in faccia parecchie volte, mi è sempre andata bene e allora ho imparato a guardare in faccia anche la paura, a non temerla anzi (azzardo il termine) collaborare con la paura. Forse dal connubio è nata la prudenza.

è difficile rispondere ,per me la paura si manifesta quell'attimo prima del evento, la quella frazione di secondo in cui capisci che potrebbe andare male, entro in un limbo di calma come una sospensione ,il momento dopo quando è passato tutto mi sale un brivido sulla spina dorsale.

Quoto Rudy !!!

Nell' istante in cui percepisco il pericolo avverto come un rallentamento del tempo, o forse è solo un' accelerazione dei riflessi...
E nell' istante successivo allo scampato pericolo mi sale un brivido sulla schiena, che nei casi più tosti diventa vero e proprio dolore e sono obbligato a fermarmi e sedermi a terra perchè la schiena non mi sorregge più...

Questo indipendentemente che sia in moto, in auto od a piedi...

Avere paura della morte ,
averne timore è comprensibile..
a volte minimizzo o ironizzo sul problema ma solo per fare a mio modo
come fanno piuma e geronimo...
mi metto a dialogare,a discutere,ad affrontare
per imparare a conoscerla e dominarla..
certo scrivere a tavolino è una cosa
esserci a faccia a faccia è un'altra...
li forse conta l'istinto di sopravvivenza,
la freddezza di spirito ed altre componenti del momento..
è comunque già una grandissima cosa rispettare la morte..
perchè ho grande rispetto della vita.

nessuno può dire di conoscere la morte dato che per conoscerla poi non puo raccontarcela

rudy ha scritto:

nessuno può dire di conoscere la morte dato che per conoscerla poi non puo raccontarcela

beh questa affermazione la prenderei con le molle...
(lo so che la tua è una battuta rudy)
ci sono tante persone,tante storie di persone che hanno visto o che hanno subdorato l'aldilà...
io per natura sono sempre stato concreto e reale... oggi non mi sento di escludere niente..
anche perchè porsi limiti vorrebbe dire fermarsi solo al conosciuto..
e non sempre è cosi..
ps.. potrei essere uscito dal senso del post
ma la mente è fatta per catturare sensazioni
e molte volte deve vagare libera...

e se facessimo un post su quanto è bella la vita, sul piacere di reincontrare amici o di averne di nuovi casuali, sulle forti e antiche (nel mio caso) amicizie nate su due ruote,sugli amori e la condivisione del mezzo, ecc.ecc. ..... ????

ragazzi la vita è fatta è pure di cose belle, comprendo che il momento economico/politico/lavorativo non sia dei più avvincenti, ma il bicchiere per me sarà mezzo pieno.

salutoni

molfam ha scritto:

e se facessimo un post su quanto è bella la vita, sul piacere di reincontrare amici o di averne di nuovi casuali, sulle forti e antiche (nel mio caso) amicizie nate su due ruote,sugli amori e la condivisione del mezzo, ecc.ecc. ..... ????

ragazzi la vita è fatta è pure di cose belle, comprendo che il momento economico/politico/lavorativo non sia dei più avvincenti, ma il bicchiere per me sarà mezzo pieno.

ciao, questa e una mia teoria, sulla paura, se osserviamo in natura nessun animale ha paura di un altro, la gazzella quando va a dissetarsi anche se sa che c'è il Leone nascosto va lo stesso, chiaramente sta in allerta , e questo è senso di sopravvivenza, in quanto riguarda l'uomo penso che la paura fa parte di una cultura e di un educazione di comodo ( a raga state bboni che arriva l'uomo nero) di controllo e di freno, in ogni attività umana, lavoro o passione che sia c'è un rischio e se la paura ne fosse padrona non si farebbe più nulla, diciamo che in una situazione pericolosa entra in scena il fattore sopravvivenza e con questo la prudenza e il valutare il pericolo per non sbagliare, cosa molto facile ma sbagliando si arricchisce l'esperienza che in altre situazioni analoghe suona il campanello d'allarme facendo in modo che ti comporti adeguatamente alla situazione. Sicchè non mettiamo freni alla nostra Vita che ne è una sola

Adriano ha scritto:

molfam ha scritto:

e se facessimo un post su quanto è bella la vita, sul piacere di reincontrare amici o di averne di nuovi casuali, sulle forti e antiche (nel mio caso) amicizie nate su due ruote,sugli amori e la condivisione del mezzo, ecc.ecc. ..... ????

ragazzi la vita è fatta è pure di cose belle, comprendo che il momento economico/politico/lavorativo non sia dei più avvincenti, ma il bicchiere per me sarà mezzo pieno.

damdam ha scritto:

rudy ha scritto:

nessuno può dire di conoscere la morte dato che per conoscerla poi non puo raccontarcela

beh questa affermazione la prenderei con le molle...
(lo so che la tua è una battuta rudy)
ci sono tante persone,tante storie di persone che hanno visto o che hanno subdorato l'aldilà...
io per natura sono sempre stato concreto e reale... oggi non mi sento di escludere niente..
anche perchè porsi limiti vorrebbe dire fermarsi solo al conosciuto..
e non sempre è cosi..
ps.. potrei essere uscito dal senso del post
ma la mente è fatta per catturare sensazioni
e molte volte deve vagare libera...

Sagge parole!!!

beh anche il mio bicchiere è mezzo pieno..
anzi direi pieno del tutto..
più botte prendo e più la mia disponibilità
e fiducia aumenta...
spero però di non riceverne più ... botte...
a furia di avere il bicchiere pieno... che mi bevo???

damdam ha scritto:

beh anche il mio bicchiere è mezzo pieno..
anzi direi pieno del tutto..
più botte prendo e più la mia disponibilità
e fiducia aumenta...
spero però di non riceverne più ... botte...
a furia di avere il bicchiere pieno... che mi bevo???

.... non è proprio così perchè poi la vita insegna qualcosa ....però ti q8 i primi due righi.

salutoni

la vita insegna sempre...
dobbiamo solo stare attenti a trasformare le eventuali
sconfitte in vittorie se sappiamo coglierne il giusto insegnamento
senza comunque ripartire prevenuti...
chi non vorrebbe avere venti anni con l'equilibrio e la maturazione dei cinquant'anni
se la tua vita è posta in modo tale da annusare quello che ti vuole dare?

dam dam io vorrei tornare ai vent'anni con la testa dei vent'anni e le sofferenze e le gioie che comporta quell'età, altrimenti sto bene come sto.

l'importante è non perdere mai l'entusiamo e progettare sempre (lo faccio anche per lavoro ), ed essere sempre un pò bambini.

salutoni anche a piuma.

molfam ha scritto:

dam dam io vorrei tornare ai vent'anni con la testa dei vent'anni e le sofferenze e le gioie che comporta quell'età, altrimenti sto bene come sto.

l'importante è non perdere mai l'entusiamo e progettare sempre (lo faccio anche per lavoro ), ed essere sempre un pò bambini.

salutoni anche a piuma.

meglio cosi allora.. avrai vissuto una infanzia felice
e ti godi il presente,,,
vicino al mare è più facile però...
e te lo dico come uomo di mare
avendo vissuto oltre vent'anni
a una decina di km dal mare
qui in brianza è quello che manca di più...
ma questa è storia vecchia..

molfam ha scritto:

dam dam io vorrei tornare ai vent'anni con la testa dei vent'anni e le sofferenze e le gioie che comporta quell'età, altrimenti sto bene come sto.

l'importante è non perdere mai l'entusiamo e progettare sempre (lo faccio anche per lavoro ), ed essere sempre un pò bambini.salutoni anche a piuma.

Un bambino altri non è che un UOMO piccolo, l'uomo invece è un BAMBINO cresciuto

geronimo ha scritto:

molfam ha scritto:

dam dam io vorrei tornare ai vent'anni con la testa dei vent'anni e le sofferenze e le gioie che comporta quell'età, altrimenti sto bene come sto.

l'importante è non perdere mai l'entusiamo e progettare sempre (lo faccio anche per lavoro ), ed essere sempre un pò bambini.salutoni anche a piuma.

Un bambino altri non è che un UOMO piccolo, l'uomo invece è un BAMBINO cresciuto

e qui mi sorge un dubbio...
geronimo... tu in che fase sei???

geronimo ha scritto:

molfam ha scritto:

dam dam io vorrei tornare ai vent'anni con la testa dei vent'anni e le sofferenze e le gioie che comporta quell'età, altrimenti sto bene come sto.

l'importante è non perdere mai l'entusiamo e progettare sempre (lo faccio anche per lavoro ), ed essere sempre un pò bambini.salutoni anche a piuma.

Un bambino altri non è che un UOMO piccolo, l'uomo invece è un BAMBINO cresciuto

infatti ora, da grandi, abbiamo anche i giocattoli più grossi
e non è che cambiano molto da quelli di prima..

damdam ha scritto:

geronimo ha scritto:

molfam ha scritto:

dam dam io vorrei tornare ai vent'anni con la testa dei vent'anni e le sofferenze e le gioie che comporta quell'età, altrimenti sto bene come sto.

l'importante è non perdere mai l'entusiamo e progettare sempre (lo faccio anche per lavoro ), ed essere sempre un pò bambini.salutoni anche a piuma.

Un bambino altri non è che un UOMO piccolo, l'uomo invece è un BAMBINO cresciuto

e qui mi sorge un dubbio...
geronimo... tu in che fase sei???

Se ti riferisci alla statura fisica, no problem: 1,65 sono piccolino

Guarda che scherzo eh, sapevo benissimo che non alludevi alla statura. Sono nella seconda fase: il bambino che si trastulla con la moto e a sera torna a casa, chiacchiera con la moglie di cose serie o leggere, gioca con la gatta o intavola discussioni serie su internet, vado a cena con gli amici (con la moglie) ma anche da solo con la mia migliore amica: mia figlia! Vedi Dam, ho le mie responsabilità famigliari e me le assumo, ma quando cincischio con le moto io sono bambino....GIOCO!

la mia unica paura è se mi rovinano l ami ladye hermione ba del resto nèe ho avuto di paure e senza dubbio una è semrpe diversa dell'altra ma ,sincermante divento sempr epiù attento e mi sento dentro una campana di cristallo...

damdam ha scritto:

molfam ha scritto:

dam dam io vorrei tornare ai vent'anni con la testa dei vent'anni e le sofferenze e le gioie che comporta quell'età, altrimenti sto bene come sto.

l'importante è non perdere mai l'entusiamo e progettare sempre (lo faccio anche per lavoro ), ed essere sempre un pò bambini.

salutoni anche a piuma.

meglio cosi allora.. avrai vissuto una infanzia felice
e ti godi il presente,,,
vicino al mare è più facile però...
e te lo dico come uomo di mare
avendo vissuto oltre vent'anni
a una decina di km dal mare
qui in brianza è quello che manca di più...
ma questa è storia vecchia..

mio caro dam dam, credo che mi capirai se ti dico che ogni mattina e ripeto ogni mattina - salvo cause di forza maggiore - e con qualsiasi tempo "devo" andare a vedere il mare che dista circa 7/8 km dalla casa in città. E' tutt'oggi un mio compagno di vita fin da quando ho iniziato a capire, e la mia infanzia una delle più felici, da fine aprile ad ottobre era al mare. (le scuole aprivano ad ottobre). Mi ha fatto capire che anche nella vita le più brutte tempeste passano.

Ciao.