Provate a vedervi a 20 anni
ritornando indietro mentalmente.
I vostri progetti, i vostri sogni
le vostre idee per il vostro futuro.
In che percentuale li avete realizzati?
 

E la realizzazione vi ha dato
la soddisfazione e il piacere
che vi aspettavate?
 

Ed oggi vivete più di speranze
o di realtà?

Quando avevo 20 anni , anche Molto prima direi, non avevo aspettative particolari.
Sono nato in una famiglia operaia dove mio padre lavorava dalla mattina alla sera, e quello che guadagnava bastava a malapena per mangiare.
Non avevo sogni O aspettative.
Un giorno mio padre partecipo' as un concorso per un ente locale e lo passo quindi passando ad uno stipendio fisso, che ci fece stare un po Meglio.
Ecco da allora I miei obiettivi erano quelli di guadagnarmi un posto fisso, avere una sicurezza economici, dare una stabilita' alla future mia famiglia.
Mio padre sotto questo punto di vista è stato un esempio.
Sotto altri aspetti non voglio somigliare a lui perché era assente quando era a casa , ma non gliene faccio una colpa, cosa che invece non lo sono io con i miei figli ai quali cerco sempre dedicare il maggior tempo possibile.
Oggi sono contento di quello che ho. Non rimpiango nulla.
Fino a qualche anno fa, rimoiangevo sempre il fatto di aver lasciato la scuola a 15 anni per lavorare, dando una mano a casa .
Beh alla fine con tre figli mi sono messo in gioco e sono riuscito a prendere un diploma, anche perché lo avevo promesso a mio padre che lo avrei fatto, dato che lui mai e poi mai avrebbe voluto che lasciassi gli studiare.
Penso che la soddisfazione bisogna cercarla ogni giorno mettersi in gioco sempre che tanto nella vita le sfide non finiscono mai.

figlio di contadini e nato e cresciuto in un piccolo paese di colina con prospettive pari a 0, parto per il nord Italia senza una lira, di sbagli ne ho fatti parecchi e mi sono costati parecchio, ho anche dormito in macchina per un periodo, oggi sono riuscito a comprare una casa , che sto ancora pagando , dopo parecchi anni sono anche riuscito a comprare la prima moto , ho avuto la fortuna di vivere un periodo in cui il lavoro si trovava ancora e  man mano ho risolto alcuni problemi , non ne sono ancora venuto fuori del tutto ma non manca tanto, la soddisfazione di essere caduto e di essere sempre rialzato e parecchia , vedremo se in seguito riuscirò a prendermene dell'altra  

A 20 anni ero un sognatore e lo sono tutt'ora , ho sempre vissuto alla giornata e mi sono sempre lasciato trasportare dai momenti in cui vivevo , lavoro, amori, passioni, ne ho combinato guai, e avuto anche tante soddisfazioni , la mia passione più forte era la Moto e tutt'ora mi ritrovo a smontare carburatori e pezzi vari , non ho rimpianti grossi a parte qualche delusione, ma ci sta, se la vì. Come vivo ora ? sempre alla giornata , nel presente con un buon bagaglio  di passato.

A 20 anni avevo conseguito un diploma di perito chimico,
 sognavo di lavorare in un laboratorio e mi attendevano
alcuni anni di disoccupazione e lavori saltuari.
Poi ho vinto un concorso pubblico  e fino alla pensione
ho lavorato in un grande laboratorio interessandomi
della biochimica di batteri e virus  , antibiotici e microscopio .
Quindi direi che il sogno si è avverato e ora posso godere,
 dopo 40 anni di lavoro e di contributi versati , della pensione.

A 20 anni sognavo anche  una societa' piu' equa e piu' giusta e per questo,
malgrado nel mio piccolo mi sia dato da fare, direi che ho vissuto una progressiva
delusione vedendo che l'Italia  si allontanava sempre piu' dai miei ideali.

... Pero' non ho ancora smesso di darmi da fare e di sognare! 

I miei 20 anni coincidono con la contestazione giovanile  grandi fermenti in tutte le piazze di Italia,
periodo di grandi ideali politici e grandi manifestazioni,


da tempo avevo lasciati gli studi ,( con grande dispiacere dei miei genitori, anche se provengo da una famiglia come tante dove non mancava nulla ma non si viaggiava certo nell’oro), trovato un lavoro come fotoliti sta ( non essendoci i pc tutti i fotomontaggi erano fatti a mano ) che univa la mia passione per la fotografia,a l vil denaro che veniva usato per le moto macchine fotografiche e viaggi.

Ho viaggiato senza meta fino hai 28 anni passando da un esperienza ad un'altra

 fino ad arrivare come molti a metter su casa con molto lavoro e  molti sacrific,i più che  altro all’arrivo del figlio ho sacrificato la moto per un lungo periodo   , e per non farmi sentire troppo tranquillo ecco l'idea di tentare un nuovo progetto Un lavoro in proprio con tutti i pro e tutti i contro, ricordo tante notti a lavorare tanti debiti e pochi soldi ma era un sogno che andava inseguito.

Ora che posso dire è andata come sognavo? Difficile dirlo, certo ho fatto tutto quello che mi passava per la mente nel bene e nel male, ho fatto anche tante caxxxte, ma tutto sommato posso considerarmi fortunato, il sogno continua.


Ecco posso solo dire a chi è più giovane se hai un sogno piccolo o grosso che sia  cerca di realizzarlo sii testardo non mollare e in qualsiasi modo andrà a finire non avere rimpianti.

I miei vent'anni non sono molto dissimili dai miei coetanei, si stava un pò  tutti sulla stessa barca, pochi soldi ma molte speranze... già speranze che forse i giovani d'oggi chiamerebbero chimere...
cmq per me questa canzone rappresenta la nostra storia di allora, ascoltatela attentamente(per chi la conosce sarà un piacere riascoltarla)
vi farà tornare indietro in un attimo di ascolto.
https://youtu.be/_YDKxJcgPEE