Nonostante i problemi di cui vi ho parlato, domenica scorsa ho potuto permettermi comunque di fare un bel giretto, anzi... come lo definisco nel titolo: STUPENDO!!!

Stupendo perchè finalmente sono riuscito a ri-girare con un amico che negli ultimi 2 anni ho potuto vedere poco, quel Daniele con la CB1000R che girava spesso con me anni fa. Con noi si è aggrgato un altro amico, Alessio con la sua BMW R1150R.

Stupendo perchè siamo partiti senza una meta precisa e ne è venuto fuori uno dei giri in moto più belli che abbia mai fatto.

Stupendo perchè nonostante le previsioni meteo avverse siamo stati sempre baciati dal sole che ha reso i panorami talmente suggestivi da sembrare finti...

Le località che abbiamo toccato sono praticamente sempre le stesse, tra i monti trentini e veneti, ma quando mi si chiede di portare qualcuno che non tocca la moto da lungo tempo, come questi due amici, in dei posti stupendi, beh... non mi vengono in mente altri posti! Sarò anche monotono...


La partenza è fissata alle 7:30, ci troviamo a casa di Alessio (a 3 km da casa mia) e subito capisco che entrambi gli amici si sono dimenticati che quando è previta pioggia in montagna... beh, è molto probabile che piova, o che abbia già piovuto... li trovo con giubbotti traforati estivi, t-shirt, jeans e sneakers .
Dopo averli sgridati ed obbligati quanto meno a mettersi in borsa una maglia anti-aria e delle scarpe tecniche, partiamo...

Montebelluna, sinistra-Piave per Valdobbiadene fino a Busche, da qui Sedico e poi Agordo...

Gli amici sono ben infreddoliti... durante la notte ha sicuramente piovuto e l'aria è un po' più che "frizzantina"...

Sosta colazione...

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Da Agordo prendiamo la Vallada Agordina ed iniziamo a salire per il Passo Duran.

La strada è un po' impervia nell'ultimo tratto, ma ci introduce in un paesaggio che ci fa capire fin da subito che la giornata sarà stupenda.

Arrivati in cima i ragazzi sono entusiasti, strada vuota e divertente da affrontare, il paesaggio è per loro spettacolare, non sono mai passati per di qua...

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Scendiamo verso la Val Zoldana, la strada è malconcia... l'inverno ha lasciato i segni sull'asfalto sgratolato, ma le Dunlop (le montiamo tutti e 3, in vari modelli) fanno tremendamente bene il loro lavoro... perfino sul brecciolino!!!

La strada qui è esaltante, i tornantini fitti e ravvicinati sembrano quasi un "piccolo Giau", un assaggio di ciò che troveremo dopo...

A Forno di Zoldo prendiamo per Pecol e da qui su per Forcella Staulanza, con alla nostra sinistra il Civetta che si erge fino a conficcarsi in una nuvolona bianca, per nulla minacciosa.

Qui finalmente posso provare davvero a spemere la Bull per capire i limiti dell'erogazione con il "nuovo" motore e con le nuove bobine, e per saggiare fino in fondo la tenuta delle Road Smart II. Quindi non mi faccio pregare ed inizio a spingere, Daniele non si fa pregare e mi segue con la sua favolosa CB1000R... il traffico è praticamente assente, solo un bel po' di missili terra-aria carenati che nonostante i nostri sforzi per smerigliare le pedaline e per finire prima possibile il pieno di benzina, ci sverniciano senza problemi... ho contato 3 MV Agusta F4, una decina di Ducati 99-qualcosa ed un'infinità di giappe stradali...

Arrivati in forcella i ragazzi non credono ai loro occhi... siamo sotto al Monte Pelmo ed anche qui non ci sono mai stati...

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Adesso siamo caldi, giù a cannone verso Selva di Cadore e da qui su per il Giau!

Qui ci inseriamo in un serpentone di moto che salgono, c'è di tutto... carenate, motard, custom... perfino sidecar, anche una Ural!!!
E nel mezzo anche un signore anziano alla guida di una vecchia Cadillac convertibile degli anni '50, che arranca tra i tornanti in affanno... il grande motorone di questa bestia di acciaio fa un frastuono per nulla attraente, sembra un elicottero in cabrata...

Sul passo ci fermiamo eee... beh, il Giau è sempre il Giau! Per quante volte ci vai non puoi rimanere estasiato dal posto, la strada che porta qui può piacere o non piacere (io la adoro...) ma il panorama è STUPENDO!!!
Bella sta parola...

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Scendiamo verso Cortina e poi prendiamo per il Passo Falzarego, paesaggi magnifici, tornanti asfaltati di fresco e gli slide dei miei stivali nuovi che ringraziano

Il Falzarego arriva in un attimo...

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Arriva poi il Passo Valparola, vicinissimo... qui ci fermiamo per un apritivo e scopro che c'è un laghetto, mai visto prima... probabilmente d'estate si prosciuga... ed è circondato da marmotte che sbucano da ogni sasso!

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I ragazzi hanno fame, è mezzogiorno inoltrato... ma vorrei portarli a pranzo in un posto speciale...

Quindi giù, raggiungiamo Corvara in Val Badia e da qui saliamo per Passo Gardena, inanelliamo la lunga serie di tornanti perfetti che sono stati disegnati da qualcuno che poteva tranquillamente progettare una pista!

Qui non ci fermiamo, la fame è tanta e lameta ancora un po' distante...

Scendiamo per Val Gardena e prendiamo lo svincolo per Canazei.
Questa strada ci porta dritti dritti Sul Passo Sella, ed al ristorante che volevo raggiungere.
Proprio sotto al Sassolungo c'è il rifugio Sella, appena fresco di restauro, dove si mangia di-vi-na-men-te!!! [Devi essere iscritto e connesso per vedere questa immagine]


P.S. per Cristiano: questo è il posto dove ci siamo fermati quando abbiamo fatto quel bel giro insieme, hanno abbattuto e ricostruito completamente il locale ed il paesaggio intorno, hanno iniziato i lavori ad agosto scorso ed hanno finito questa primavera.

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Per la cronaca... per pranzo abbiamo mangiato una tagliata di vitello con patate novelle, cipolle caramellate ed insalatina di crauti con speck certificata per gli intolleranti al lattosio (come ho scoperto di essere io), birra weiss e per finire caffè... vista la località spettacolare i 24,00 euro a testa spesi mi sembrano davvero pochi!!! 

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Riprendiamo la marcia, ma prima di scendere ci fermiamo ad ammirare la vista da uno dei più bei tornanti (per il panorama) d'Italia...

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Scendiamo per Canazei e poi su! Passo Fadaia!!!

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Ehm... eccomi in uno dei miei rarissimi, e per me sempre inquietanti, selfie... 

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Scendiamo verso Malga Ciapela, poi Sottoguda, Caprile ed ad Alleghe ci fermiamo per spogliarci tutto ciò che ci possiamo togliere... fa un caldo infame...

Beviamo qualcosa di fresco in un chioschetto in riva al lago e poi riprendiao la strada di casa...

Agordo, Sedico, sinistra-Piave, Valdobbiadene... a Crocetta del Montello ci fermiamo per prendere ancora fiato, all'ombra ed in riva ad un torrente...

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Riprendiamo la strada di casa... passando per Montebelluna, poi giriamo attorno all'aeroporto militare di Istrana (a proposito, il nostro Magg. Centioni è tornato qui o cosa???) e poi a Salzano per lo spritz...

Giornata stupenda!!!

Gran bel giretto, anch' io ho fatto un giro simile qualche anno fa e posso solo confermare quello che hai scritto

Gran bei posti e sicuramente gran belle pieghe

questi sono i giri che contano doppio

gran bel giro,bellissimo report !!!! e....... le dolomiti sono fantastiche   

Adriano: sempre splendidi i tuoi report

fantastico 

grazie Adri, posti stupendi come l titolo del tread   

  semplicemente il paradiso

Senza parole !!! poi il ciao [Devi essere iscritto e connesso per vedere questa immagine] incredibile lassu'        il Ciao è stato il ciclomotore italiano più venduto nel mondo"        con un litro di miscela 50-60 km 

Non tutti hanno (abbiamo) preso con entusiansmo la presenza di quel Ciao... per quanto glorioso fosse, al suo posto prima c'era una moto... non ricordo però che moto fosse

Adriano ha scritto:

Non tutti hanno (abbiamo) preso con entusiansmo la presenza di quel Ciao... per quanto glorioso fosse, al suo posto prima c'era una moto... non ricordo però che moto fosse

Ciao Adriano , scusa se mi permetto !!! forse dietro la presenza di quel ciao ,c'e 'un ragionamento logico !!! nella mia infanzia , quando avevo 14 anni , circa 40 anni fa un ciao costava 140.150 mila lire e tutti i ragazzini se lo compravano , ( adesso siamo peggiorati con l'euro ,la patente B nel 1981 lo fatta con 300 mila lire , adesso ci vogliono piu' di mille euro e gli stipendi sono quello che sono ) chi non comprava il ciao ,si comprava la vespa altro cult intramontabile, potevano mettere una vespa ,che era la stessa cosa !!! chiaramente tu dici , ma se vai fino li' non ci vai col ciao , giusto , ma se ci mettevi una yamaha scontentavi quelli dell harley , se mettevi un harley poi non erano contenti quelli del bmw se mettevi una bmw  non erano contenti quelli della guzzi, se mettevi una guzzi , si lamentavano gli altri ... mettiamoci il glorioso ciao e tagliamo la testa al toro ...

rumenigge ha scritto:

Ciao Adriano , scusa se mi permetto !!!

Figurati

Non so quale ragionamento ci sia dietro... quello che so è che pèrima c'era una vecchia moto... non ricordo se era una Guzzi o cosa (dovrò andare a ripescare le vecchie foto), così come c'era un segnavento a forma di ciclista che si metteva a pedalare quando tirava il vento...
Insomma due emblemi di chi questo passo lo "passa" da una vita!

Con la neve copiosa e furibonda di quest'inverno alcuni degli "oggetti" esposti alle intemperie lassù hanno avuto la peggio... la moto è stata "sradicata", così come il segnavento...
Al primo passaggio sul Giau che ho fatto, infatti, non ho trovato nessuno dei due e la cosa ha lasciato un po' deluso me (per la bici non tanto! ) ma anche tutti i bikers di passaggio.

Ho visto sul facebook il Ciao messo li ed ho pensato a qualche buontempone... ma quando l'ho visto dal vivo sono rimasto un po' deluso che fosse stato anche fissato definitivamente al totem!

Sia chiaro, il Ciao è un mito... a casa mia ho ancora il mio vecchio Ciao SC del '77 con motore barenato e sabbiato, 80 Malossi a 12 travasi e marmitta Sito, montata per passare inosservati... cosa che mi riusciva poco perchè la potenza dello scoppio era degna di un'Harley!!!

Ma il Ciao non è mai stato un mezzo che si incrociava tipicamente sul Giau, penso che si sarebbe inchiodato al primo tornante...
Ci avessero messo una Vespa avrei compreso di più

Quindi io non lo vedo come un simbolo del Giau, e come me sembra che la pensino molti altri bikers...