questo post piacerà ai nostri giovanotti del forum [img][/img][img][img]https://i.servimg.com/u/f[url=https://servimg.com/view/15035945/199]23/15/03/59/45/v8lato10.jpg[/img][/url][/img]L'ingegner Giulio Cesare Carcano nel 1954 ha progettato il Moto Guzzi 8 cilindri, un propulsore V8 motociclistico della casa di Mandello. Questo motore, molto innovativo per la sua epoca ha fatto le prime apparizioni nelle corse nel 1955 e ha terminato la sua breve storia quando Moto Guzzi, Mondial e Gilera decisero di comune accordo di ritirarsi dalle corse con la motivazione dell'indiscussa superiorità tecnologica italiana che rendeva inutile qualsiasi altro confronto, in realtà per l' eccessivo costo dei reparti corse in un periodo in cui veniva già a delinearsi la crisi delle 2 ruote che avrebbe investito il motociclismo da li a qualche anno. Questo motore era un 8 cilindri 4 tempi a v di 90°, bialbero per bancata, con cilindrata unitaria di 62 cm³ per un totale di 500 cm³, il più alto frazionamento mai tentato nel motociclismo classe 500, raffreddato ad acqua con 2 valvole per cilindro, la valvola d'aspirazione era da 23 mm, per lo scarico 21 mm. La grande modernità del progetto, caratterizzato da soluzioni tecniche molto innovative, doveva confrontarsi però con materiali non altrettanto avanzati, causa di numerosi problemi di affidabilità, inoltre l'elevata potenza del motore metteva in crisi il telaio a tubi. Il motore era alquanto delicato, nelle gare spesso la moto segnava il miglior giro ma altrettanto spesso era costretta al ritiro per guasti meccanici dovuti all'eccessivo stress dei materiali, per questo nella versione definitiva non compaiono più le bielle scomponibili e l'albero monolitico, sostituiti delle bielle monolitiche montate su un albero a gomiti di tipo Hirth, e le valvole comandate dai cosiddetti "bicchierini" al posto dei piattelli filettati sopra le molle di ritorno. A tutto ciò deve aggiungersi l'inadeguatezza per le doti dinamiche del motociclo degli pneumatici dell'epoca.Il propulsore, nella versione definitiva, faceva segnare una potenza massima di 78 cv pari ad una potenza specifica di 156cv/l, spingendo la moto ad una velocità massima di 285 km/h. Il cambio aveva 6 rapporti e frizione a secco, ma la notevole elasticità del motore rendeva necessarie sole 4 marce (come verrà adottato nella versione definitiva).

il mitico giacomo agostini sulla mv augusta 500 (1965)[img][/img] [img][/img]norton 350(1935)

[img][/img] moto morini 350 [img][/img] honda 400 four

[img][/img]mv augusta 750 america

Guzzi 8 V......l'ho sempre detto che abbiamo fatto scuola al mondo intero!
Bellissime tutte. A proposito lo sapete che la MV 750 col telaio n°3 è a Treviso?
Ce l'ha un commerciante da bancarella al mercato (guarda un pò). La n° 1 se l'è tenuta il conte Agusta, la n° 2 è rimasta in MV per prove e test, la n° 3 il Conte la regalò ad un suo compagno di scuola e da lui a Treviso.

Magari non ve ne frega 'na mazza!

Non ha mai combinato gran chè ai suoi tempi


Ma è Graziano il padre di Valentino

Veramente la storia del motociclo.... :study:

no bruno ci interessa in proposito della guzzi 8 cilindri si dice che ne esistono solo 3 esemplari di cui uno è stato comprato ma non si sa da chi :?: uno e stato rubato e finito chissa dove e del 3 non se ne sa piu nulla comunque raggiungeva i 280 km orari

[img][/img]laverda 750 (1968)[img][/img] bsa 1972 [img][/img]

Ho sentito spesso parlare di quelle Guzzi, ma se non erro una è ancora viva. Se andate sul "tubo" ci sono alcuni filmati dell'8 cilindri.
Laverda: un catenaccio da paura.....da guidare. Dura come un baccalà, oggi vale una fortuna, quella è la SF, se beccate una SFC ci fate lo stipendio di un anno.
Il Malanchino mi fa morire, ne sto cercando uno da pochi "schei" da trasformare così

Questa invece non posso pretendere che la conosciate



E' una ISO SCOOTER 125. Piccolo particolare: era una bicilindrica con una sola candela.....indovinate come funzionava
E' la prima moto che ho guidato io.......si fa per dire: l'aveva mio padre, avevo 4 anni, mi teneva in piedi in mezzo alle ginocchia, guidava solo con la sinistra perchè l'acceleratore lo dovevo tenere io.

Sapevate cosa significa la sigla BSA


Da ragazzini dicevamo Bisogna Saperla Adoperare...e letta al contrario Anche Senza Benzina

In realtà la BSA anteguerra produceva armi: British Societies Army non per niente il suo emblema è fatto di tre fucili.

Classe 1954, in questo momento è sopra al sollevatore nella mia mini-off: perdite olio, problemi elettrici, carburazione ecc.....le solite cose!

Dallo schema sembrerebbe proprio un bicilindrico anomalo....



La candela dava scintilla ai 2 cilindri contemporaneamente.... sarebbe interessante sentire che voce ha un bicilindrico così....

grazie bruno x le tue informazioni ero sicuro che questo argomento ti sarebbe piaciuto

ceghe ha scritto:

grazie bruno x le tue informazioni ero sicuro che questo argomento ti sarebbe piaciuto

Hei Fran.....hai visto l'apprendista? Già trovato lo schema, già capito tutto. .....mi sa che è proprio sulla buona strada .......ma tu non dirglielo eh, sennò si gasa subito.....poi si fa pagare anche le consulenze!!! ssssssssssth!!!

muto come un pesce però si impegna il ragazzo

Direi proprio di si

aprilia red rose 1992.[img][/img]

beh, questa era il mio sogno da 16 enne........ poi ho ripiegato su questa



Che mi ha dato un sacco di soddisfazioni (anche perchè l'ho elaborato a 150cc). Davo la polvere a moto ben più recenti (aprilia RX 125) e la voce era bella possente.

alla sua morte.... (i miei non me l'avrebbero più assicurata) l'ho trasformata in gokart.

ciao miki ti sei divertito parecchio con quella dalle tue parti era una bella moto alla sua epoca . peccato lai trasformata a gocart vedi eri gia apprendista stregone dovevi solo ritrovare solo il maestro obiuangeronimo

Ruzzava di brutto!!!E' che il tuareg era pesantissimo... Gli avevo cambiato il doppio serbatoio con uno più "tradizionale"...

magari a goccia come quello de yamaha xt 600 0 il tt

Il 125 rally ce l'avevo anch'io , che comiche ai semafori mi appoggiavo col piede sul palo ,non ci arrivavo a terra col piede ,e per salire cercavo le murette o i bordi dei marciapiedi che così riuscivo a recuperare quei 15 cm che mi servivano...