a grande richiesta Ricetta ufficiale dell'IDROMELE di Rhiannon
(in internet ne trovate mille, io ne ho provate un po' e questa è collaudata, il più possibile vicina alla versione "tradizionale" celtica!!! facile anche per i bikers poco portati per la cucina: 10 minuti di lavoro soltanto. poi c'è l'attesa... )


dosi:
- 5 lt di acqua FREDDA (al massimo appena tiepida, se no perdete gli aromi), meglio se di fonte
- 2,5 kg di miele del sapore che preferite, LIQUIDO. da provare il tiglio. (3 se volete un sapore molto intenso)
- 1/2 cubetto di lievito di birra (quello del supermercato, per la pizza), circa 13grammi.


mettere l'acqua in un pentolone, versarci il miele e per ultimo il lievito. mescolare bene con un cucchiaio di legno (sopra si forma una schiumetta).

quando tutto è sciolto mettete nel recipiente per fermentazione: DI VETRO (pare che il metallo lasci il sapore). io uso bottiglie scure. dovrà restare aperto, con coperchietto di tela o garza in luogo fresco e asciutto per almeno 4 mesi.

prima di bere o di imbottigliare filtrate con garza spessa (il lievito fa il fondo)

FAQ:
- posso bere prima di 4 mesi?
più fermenta, più è buono. ma dopo 1 mese e mezzo è già accettabile

- quando lo posso fare?
occhio alla luna, fa come il vino: in luna crescente diventa un po' mosso!!!! se no resta fermo e intenso

- ci sono versioni con lievito per vino...
sì, ma il sapore cambia un po'. e i celti non l'avevano!

- aggiungere alcool?
fai una buona grappa al miele, che il risultato è migliore!!! con questo procedimento dicono si arrivi sui 11-13 gradi...io nn l'ho misurato ma mi piace!

- posso imbottigliarlo e tenerlo lì pronto?
sì, ma se nn è perfettamente filtrato rifà un po' di fondo dopo 3-4 mesi. quindi prima di bere al max ri-filtra!!

- a cosa si accompagna?
come un buon passito: dolci, soprattutto di frutta secca (bisciole di Pali) e da forno, cioccolato. Provatelo aggiunto al sidro di mele o alla birra chiara, o leggermente caldo.

ci hai letto nel pensiero (o nei post di richiesta)

grazie mille
FAQ
per quantità minore, posso ridurre le quantità degli ingredienti rispettivamente?

eheheh qui si potrebbe aprire un bar o un ricettario..
limoncello o nocino fatto in casa..
meno male che qualcuno mantiene queste tradizioni.
dam

Per chi non conosce questo preparato......non me ne frega un'ostia! Io l'ho bevuto e lo definisco un'incredibile meraviglia. Incredibile perchè all'aspetto e all'olfatto, sembra un normale aperitivo alcoolico, invece.......BOOOOOOOOONOOOOOOOO!!!

beh ragazzi in casa mia non manca mai il limoncello fatto da me....tanto l'alcool me lo passa la marina eheheh

Gdgiò ha scritto:

ci hai letto nel pensiero (o nei post di richiesta)

grazie mille
FAQ
per quantità minore, posso ridurre le quantità degli ingredienti rispettivamente?

sì, anche se per il lievito direi di non scendere mai sotto i 5 grammi (1/4 di cubetto), se ne fai almeno 2 litri: con meno non lievita abbastanza e ti serve un anno di attesa!!!
tienici aggiornati sull'esperimento!!!!

luca ha scritto:

beh ragazzi in casa mia non manca mai il limoncello fatto da me....tanto l'alcool me lo passa la marina eheheh

allora alla prossima ti aspettiamo con le borse piene!!!!

damdam ha scritto:

eheheh qui si potrebbe aprire un bar o un ricettario..
limoncello o nocino fatto in casa..
meno male che qualcuno mantiene queste tradizioni.
dam

l'idea è quella....

ora è stagione di erbe, fruttini....si accettano suggerimenti...e assaggini!!!

ci mancava giusto l"angolo culinario cotto e mangiato e bevuto

A quanto ho capito, non serve bollure. confermi?

Posso usare anche un recipiente di plastica per farlo fermentare? come si fa per la birra "fai da te".

Piuttosto che la garza... io consiglierei di utilizzare un tappo gorgogliatore perchè fa uscire il gas di fermentazione e impedisce all'aria di entrare.
questo per intenderci:

palindromo ha scritto:

A quanto ho capito, non serve bollure. confermi?

Posso usare anche un recipiente di plastica per farlo fermentare? come si fa per la birra "fai da te".

Piuttosto che la garza... io consiglierei di utilizzare un tappo gorgogliatore perchè fa uscire il gas di fermentazione e impedisce all'aria di entrare.
questo per intenderci:

se "bollure" è "bollire", no, non serve. a meno che prendi dell'acqua che necessita di essere sterilizzata... ma con la normale acqua potabile no!

'sto tappo magico i celti nn l'avevano, e io nemmeno: in teoria dovrebbe andar bene, però. l'unico dubbio (ma magari è una cavolata!) è che possa "servire" in qualche modo che l'aria invece entri anche, magari perchè l'ossidazione influisce sul sapore...

per il recipiente di plastica: ne ho sentite diverse, tra i rievocatori che lo fanno... qualcuno dice che il miele è molto sensibile e assorbe i sapori sia di metallo che di plastica, quindi personalmente nn mi va di buttare tutto dopo mesi che aspetto, e mi sono sempre attenuta al vetro (damigianina da 5 litri,magari che occupa meno delle bottiglie singole). certo...magari è solo una diceria! se provi facci sapere!

ceghe ha scritto:

ci mancava giusto l"angolo culinario cotto e mangiato e bevuto

ceeeerto!!!!

e poi è perfettamente in linea con lo spirito del forum, direi: quando le persone si ritrovano anche solo a chiacchierare, di solito lo fanno con la bocca piena e il bicchiere (o la tazzina) in mano, no?

vabbe, dai, nn capisco niente di meccanica, ma ho trovato un argomento cui dare un contributo!!!!! :lol!:

per me le damigiane sono quelle da 25 litri....

Comunque ok. Ricevuto.

aaaazzz! da voi fate le cose in grande: 25 litri!!!

no, dai, piccoline si trovano, dove si comprano i barattoli e le bottiglie per il vino: ci sono carine uguali a quelle grandi, oppure in versione "fiasco ciccione"!

se poi ne fai 25 litri... meriti di conoscere il famoso proverbio druidico:

" 1 bottiglia di idromele ti fa parlare con gli Dei... 2 bottiglie te li fanno anche vedere e sentire... con 3 vai a stare da loro!"

dopo il bicchiere... riempiamo il pancino! oggi... Canederli (io mi ostino a chiamarli Knodel, perchè ho imparato le ricette che uso da un cuoco tirolese!

1) (ricetta base: knodel di speck in brodo): tagliare a fettine del pane raffermo, bagnarlo versarci sopra del latte tiepido, un uovo sbattuto con sale e pepe, un po' di burro con cipolla soffritta, dadini di speck, prezzemolo tritato, un po' di farina.
lasciar riposare da mezz'ora a un paio d'ore, mescolando di tanto in tanto.
formare delle palline (aiutarsi con un po' di pangrattato, se il tutto è troppo umido) e passarle nella farina.
cuocere in acqua bollente salata per circa 15 minuti (l'acqua non deve bollire, se no si rompono). poi si servono nel brodo, cosparsi di erba cipollina.

2)stesso procedimento, ma invece dello speck si mettono spinaci o erbe amare tritate. si lessano come gli altri ma si servono asciutti, cosparsi di burro e salvia e con molto formaggio grattuggiato sopra

3) come i primi, ma in palline molto più piccole, si possono accompagnare a un piatto di carne in umido (tipo capriolo coi finferli e knodel)

4) come i primi, ma si dimezza il peso del pane e lo si sostituisce con carne macinata, soffritta insieme alle cipolla nel burro. si lessano e si servono con sugo o salsine varie, o coi funghi

5) "Marillenknödel" (canederli dolci di albicocca): si montano burro e uovo, si aggiunge della ricotta, farina, semolino fine, si impasta. si toglie il nocciolo alle albicocche, si mette una zolletta di zucchero al posto del nocciolo, si ricoprono di impasto e si cuociono in acqua bollente. poi si passano in una padella in cui si è sciolto burro e abrustolito del pangrattato con lo zucchero!


so che ce ne sono moltissime versioni... a Thiene (VI) li ho mangiati col gulash: ottimi!

si, mi piacciono. anche se è da un bel po' che non ne mangio

allora corri in cucina!!!

Bella bella questa discussione!!!!

L' idea di usare solo una garza sulle bottiglie in fermentazione non piace nemmeno a me... e come Pali avevo pensato un un gorgogliatore... però effettivamente l' ossidazione credo sia un "passaggio" fondamentale per l' idromele!

E' vero che i celti non avevano altro... però credo che sia raccomandabile di lasciare le bottiglie in un luogo pulitissimo, in totale assenza di muffe... non voglio immaginare cosa possa accadere se venissero in contatto con il lievito di birra...


Mi sa che se la zavorrina leggesse questa discussione, si iscriverebbe anche lei... di ricette per i canederli ne ha libri interi!!!

ragazzi, non scrivevo niente da un po', ma nel frattempo ho fatto ricerche ed esperimenti...

questa voglio proprio condividerla con voi: ho appena versato e... ringraziamo GdGiò e Signora, la ricetta originale è loro!

SIMA (da provare!!!!)


Ingredienti
5 l Acqua
400 gr zucchero di canna
400 gr zucchero
2-3 limoni
15 gr lievito di birra

10 chicchi uvetta passa per ogni litro
1 cucchiaino zucchero per ogni bottiglia

Mettere lo  zucchero in un grande contenitore (secchio).
Portare a bollore 1 litro di acqua e versarlo nello  zucchero . Mescolare fino a far sciogliere.
Lavare bene  i limoni, Ricavare dalla buccia la perte sottile (gialla) e metterela insieme all'acqa zuccherata preparata in precedenza
Spremere i limoni e aggiungere il succo nella miscela.
Aggiungere l'acqua residua (gli altri 4 lt).
Sciogliere il lievito in acqua tiepida (ca 40°) ed aggiungerlo alla miscela
lasciare riposare per 1-2 giorni a temperatura ambiente.
Mettere 10 chicchi di uvetta in ogni bottiglia + un cucchiaino di zucchero e poi imbottigliare
Attenzione che (causa lievitazione) la pressione cresce rapidamentee quindi lasciare i tappi lenti.
Lasciare le bottiglie in un luogo fresco (ca. 15°) per circa una settimana NB se lasciate invece in luogo con temperatura superiore , tende a fare grado.
Quando l'uvetta sale in superficie e ha un aspetto gonfio il SIMA è pronto.
Conservare SIMA in un luogo frigo e consumare entro una settimana.

ps: secondo me la gradazione è salita, eccome!!!!

a proposito, Giò: non è che si chiama così perchè la assaggi e dici Sì, MA... adesso ci vuole qualcosa da mangiucchiarci insieme!!!!
hai mica anche una ricettina appropriata, magari dolce?